[Esclusiva C4C] Zerocalcare: le edizioni straniere
FOSCHINI PROFEZIA DELL’ARMADILLO LA PROPHÉTIE DU TATOU DIMENTICA IL MIO NOME – Una brevissima introduzione. Suppongo che il nome di Michele Foschini non suoni estraneo a chi segue C4C e ai lettori di Zerocalcare. Per i meno preparati si tratta di una delle menti dietro alla casa editrice BAO Publishing (l’altra è Caterina Marietti). Abbiamo già avuto il piacere di intervistare entrambi in un video che potete recuperare qui. Questa è una chiacchierata breve ma intensa, per l’argomento trattato: Zerocalcare all’estero. Le immagini che arricchiscono sono un’anteprima di quelle dell’edizione francese.
Enjoy!
C4C – Ciao Michele, bentornato su C4Comic e grazie per questa intervista lampo. Abbiamo da poco riassunto in un articolo (che potete trovare qui) le principali notizie su Dimentica il mio nome, il nuovo libro di Zerocalcare la cui uscita è prevista per ottobre. Il lavoro sui vecchi titoli però non è ancora finito. Sul tuo profilo facebook parli dell’edizione francese della Profezia dell’armadillo, e l’immaginario del lettore medio inizia a riempirsi di domande.
Andiamo per ordine. Per quali titoli è prevista la traduzione?
Michele – Per il momento abbiamo stretto accordi solo per La profezia dell’armadillo. C’è molto interesse, ma anche il naturale scetticismo per quello che potrebbe essere un “fenomeno” solo italiano.
C4C – Quali sono i paesi che si sono dimostrati interessati?
Michele – I contratti chiusi per ora sono con Francia e Serbia.
C4C – Sempre sul tuo profilo parli della tua missione come revisione di traduzione (che per i meno esperti si tratta di un controllo sul testo – in questo caso in francese – che, per esser fatto bene, richiede di un’esperienza e una conoscenza della lingua certamente fuori dal comune anche per un nativo). Normalmente non dovrebbe essere la casa editrice estera, che ha acquistato i diritti, a fornire sia un traduttore che un revisore? Vuoi raccontarci com’è andata in questo caso specifico?
Michele – Infatti è così, ma nel caso specifico si è voluto garantire all’autore un passaggio in più, trattandosi di un testo con implicazioni a tratti umoristiche, per assicurarsi che nulla andasse perduto. La fortuna è che Zerocalcare è di madre francese, quindi comprende bene l’idioma d’oltralpe. La collaborazione tra l’autore, noi e l’editore Paquet è stata facilitata dal nostro agente per la Francia, Nicolas Grivel, che è bravissimo nella mediazione culturale.
C4C – Vuoi farci qualche esempio, se possibile, delle traduzioni dei titoli, giusto per stuzzicare ancora un po’ la fantasia?
Michele – Il libro si intitola La prophétie du Tatou, ma i personaggi hanno mantenuto quasi sempre i loro nomi originali.
C4C – Si è preferito rimanere fedeli al testo, forse a discapito del contenuto, o viceversa, pur di mantenere il senso e la tipica dialettalità che contraddistingue le vignette di Zerocalcare è stato preferito un approccio meno letterale?
Michele – È stato sorprendente constatare in quanti pochi casi ci sia stato bisogno di un vero adattamento. Siamo così abituati a mettere l’accento sulla “romanità” di Zerocalcare che a volte ci dimentichiamo che il successo delle sue storie è dovuto in larga parte alla loro universalità.
C4C – Sempre a proposito del dialetto: i dialoghi senza il romanesco non rischiano di perdere enormemente di intensità? Vuoi farci qualche esempio di come siete riusciti, per esempio proprio nell’edizione francese, a risolvere questo problema?
Michele – Non è che in francese manchi l’argot, o un linguaggio colloquiale più usato dai giovani. Senza entrare troppo nello specifico, si è cercato di prediligere il rispetto del ritmo e del registro, senza cercare di tradurre la regionalità.
C4C – Domanda più tecniche: del libro della Profezia sono stati venduti o ceduti anche i diritti cinematografici? E nel caso in cui sia stata solo una cessione, e quindi i diritti siano comunque gestiti da voi di BAO Publishing, come vi siete comportati con le edizioni estere? Il futuro film di Zerocalcare uscirà anche nelle sale straniere?
Michele – Ci teniamo a dire che noi non vincoliamo mai i nostri autori in questo senso. Tutti i diritti di sfruttamento non editoriale delle loro opere sono di loro esclusiva competenza. Quanto alla seconda parte della domanda, andrà fatta alla casa di produzione, quando il film sarà pronto.
C4C – Immagino siate molto orgogliosi di questo risultato, anche perché non credo sia semplice da raggiungere. Quanto è usuale, in effetti, per un fumetto italiano essere tradotto all’estero?
Michele – Meno di quanto si possa pensare, tolti i “mostri sacri”. Per noi è solo l’inizio e crediamo che queste prime edizioni estere daranno la stura a molte altre licenze straniere.
C4C – Ultima domanda: sono rimasta molto impressionata dalla tiratura di Dimentica il mio nome. Ammetto di non conoscere i numeri dietro il mercato estero del fumetto, vuoi farci tu una stima? Siete soddisfatti della previsione di tiratura dei titoli che verranno tradotti?
Michele – Fatte le debite proporzioni mercato per mercato, finora abbiamo trovato partner disposti a scommettere seriamente sui titoli di Zerocalcare. Come andranno in termini di vendite lo vedremo nei prossimi mesi, possiamo solo augurare loro di raggiungere la metà del successo che i suoi libri hanno qui da noi. Mi credi se calcoliamo che non dureranno tre mesi, quelle quarantacinquemila copie?
C4C – Grazie Michele per questa chiacchierata, e in bocca al lupo per la missione di revisione!
Michele – Missione completata, bozze approvate, libro presto in stampa. Grazie a voi!
Ci teniamo a chiudere lasciandovi il link diretto, per chi se le fosse perse, alle tavole in anteprima di Dimentica il mio nome, pubblicate sul blog dell’autore (click).