I Libri per Strada: Gipi
UNASTORIA GIPI SERGIO ROSSI SARZANA 14 GIUGNO – Tornare a casa è bello: il mare, i vecchi amici, la tua fumetteria di fiducia (il cui proprietario, il Pigna, è stato citato nel recente post di Foschini riempiendoti di orgoglio), e quei piccoli eppure enormi eventi che la città di Sarzana è da anni in grado di organizzare, capaci di non farti rimpiangere una metropoli come Milano.
Abbiamo già parlato de I Libri per Strada (qui), e abbiamo pubblicato l’intervista a uno degli ospiti della kermesse, Tuono Pettinato (trovate l’esclusiva e il concorso abbinato qui).
Adesso, però, per chi non ha potuto partecipare ecco il resoconto della speciale serata che ci ha regalato nientemeno che Gianni Pacinotti, meglio conosciuto come Gipi.
Vi dice qualcosa?
S’arriva presto, con il cielo e il meteo che ribadiscono le loro intenzioni: pioggia. Ancora regge però, e si incrociano le dita perché in fondo l’incontro sarà all’aperto, proprio di fronte a Comic House, in piazza Luni dove è stato allestito un tendone, resistente, temprato, ma lo sarà abbastanza?
Gipi arriva, con quella sua calata pisana che mi dimostra ancora una volta che finalmente sono a casa, e noi lo rubiamo il tempo necessario per strappargli una breve video-intervista, che avrete presto modo di vedere.
Il tempo regge per poco, alla fine i fulmini squarciano il cielo, e i tuoni rombano così vicini da far venire il dubbio possano caderti in testa. L’acqua inizia a scrosciare, impietosa, e non smetterà per tutta la notte. Gipi, Sergio Rossi (scrittore, editore di The Box e storico del fumetto), e l’irriducibile Daniele Pignatelli prendono posto, umidi ma grintosi, alla scrivania rialzata rispetto alle sedute del pubblico, che considerando i mondiali e le trombe d’aria che si abbattono sulla costa, è davvero numeroso ed entusiasta.
Avevo già sentito Gipi parlare, durante la presentazione delle sue tavole allo Spazio WOW (qui), eppure non mi stanco di sentirgli raccontare la genesi di unastoria (recensione) e le paure che hanno accompagnato quella pubblicazione.
Sarà troppo criptico? Sancirà la fine della sua carriera fumettistica, congelata da 5 anni? Se non riesce a trovarci un senso lui che l’ha creata, come potranno farlo gli altri?
Sappiamo a posteriori che pubblico e critica hanno apprezzato questo romanzo a fumetti, più di quanto fosse immaginabile. Nonostante la fine dell’esperienza allo Strega (Gipi non è riuscito a rientrare nella cinquina dei finalisti, ciò nonostante la sola candidatura, oltre a rappresentare un evento unico è stata, a detta di molti, già una vittoria, ndr) non ci troviamo davanti a una persona delusa, ma a qualcuno che si è goduto tutto, pro e contro, di quello che una risonanza mediatica di tale intensità gli ha portato. Si parla di fumetto, di quanto sia stata giusta la partecipazione al premio letterario, delle polemiche che l’hanno accompagnata, e che ancora resistono, di quella ricerca di legittimazioni nella letteratura, giusta o sbagliata che sia. Si invoca l’avvento di autori capaci, che riescano a far capire che il fumetto è una roba seria, o lo sarebbe. E unastoria si classifica esattamente così, non è più di un fumetto, ma è precisamente e inevitabilmente solo un fumetto! Quindi si passa agli aneddoti da orridonauta, ai futuri lavori, e a quelli collaterali.
Gipi, infatti, non solo è regista, ma anche musicista. E ricordiamoci un provocatore dall’ironia brillante. Dopo essere stato al festival di Venezia con un film, allo Strega con un graphic novel, riuscirà a rompere le barriere di Sanremo con una hit estiva?
La chiacchierata è stata lunga, ma il pubblico si è dimostrato entusiasta, sempre attento anche se poco attivo nel proporsi a domande. Del resto però, come ben detto dal Pigna, era un piacere tale ascoltare la botta e risposta tra Rossi e Pacinotti, che intervenire sarebbe sembrato come interferire tra due titani.
Nella sezione Foto potete trovare alcune immagini della serata.