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Più Libri più Liberi: Day One – Conferenza Zerocalcare e Foschini

Il primo giorno di Più Libri Più Liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria di cui vi abbiamo ampiamente parlato in questi giorni, mi ha lasciato in mente una sola parola: wow! Sì, perché l’impatto con la quantità di stand è stata disarmante: corridoi e corridoi formati da decine, se non centinaia, di espositori, persone amanti del libro e della lettura, pronte a farsi valere per diffondere le proprie opere. Ma wow anche per l’organizzazione, perfetta in quasi ogni punto di vista, a mio avviso: navetta gratuita tra la Metro e l’entrata, gran numero di casse per pagare, tanto personale disponibile e cordiale. Insomma, se ci sono dei lati negativi, io non ne ho notati.

Fatta questa rapida premessa (un report più approfondito lo troverete al termine della Fiera, sempre sul nostro sito), passiamo velocemente al punto focale della giornata di ieri: tra i tanti ospiti presenti, uno, almeno per noi appassionati di fumetto, occupa il primo posto assoluto. Come avrete capito dal titolo, stiamo parlando di Zerocalcare.

La presenza in Fiera del disegnatore di Rebibbia è iniziata intorno alle 15.00, allo stand BAO Publishing, per incontrare i fan e firmare autografi o disegnare qualche sketch. Arrivato intorno alle 14.30, mi sono sentito particolarmente sollevato e sorpreso nel vedere che la fila contava al massimo una quindicina di persone. Ben presto, però, il numero è salito vertiginosamente: Zerocalcare, armato di pennarelli e di una sana dose di pazienza, ha comunque accolto con il sorriso tutti coloro che erano lì per lui. Giunto il mio turno, ho scambiato quattro chiacchiere con una persona davvero alla mano: sembrava di parlare con un vecchio amico, sebbene fosse la prima volta che lo vedessi dal vivo. Allo stand erano presenti anche Michele Foschini e Lorenzo Baraldi, rispettivamente fondatore e direttore commerciale della casa editrice.

Alle ore 18.00, puntualissimi, Foschini e Zerocalcare si sono spostati in sala Diamante per la conferenza di presentazione di Dimentica il mio nome. Per il primo quarto d’ora il compito di intervistatore è stato svolto da Alessio, un giovane aspirante giornalista selezionato dal quotidiano La Repubblica: la simpatia, accompagnata a delle domande effettivamente interessanti, hanno permesso di iniziare rompendo il ghiaccio perfettamente.

Entrato in scena, Foschini ha voluto chiedere, come prima domanda, un commento all’esperienza vissuta da Zerocalcare a Kobane, cittadina al confine Turco-Siriano. Nonostante la sua nota avversione all’allontanarsi da Rebibbia, il disegnatore ha dichiarato di non aver subito troppo la lontananza. La sensazione di essere al centro del mondo, al centro dei suoi conflitti (a causa della presenza dell’esercito dell’ISIS e dei bombardamenti americani -ndr) lo hanno aiutato. Zerocalcare sta attualmente lavorando ad un reportage su questa esperienza: lo scopo è attirare attenzione su tematiche quali islamismo, medio oriente e conflitti della regione, affrontate, a suo avviso, in maniera sbagliata e troppo pesante nel nostro Paese.

Si è poi passati a parlare di Dimentica il mio nome, con un paio di rivelazioni di cui neanche l’autore era a conoscenza: il libro ha raggiunto le 75.000 copie e attualmente è in corso di lavorazione la seconda ristampa; in due mesi dall’uscita, l’opera ha venduto più delle precedenti. Secondo scoop di giornata è stato l’interessamento di un grande editore americano per i diritti di pubblicazione del volume: Foschini non ha voluto rivelare di più, ma ha lasciato intendere che si tratta di un nome importante. Entrambe queste notizie hanno lasciato visibilmente stupito l’artista romano, che non credeva che il libro avrebbe avuto questo successo. Le tematiche trattate erano differenti dal solito, sicuramente più personali, e temeva che non sarebbero interessate al pubblico. 

Zerocalcare ha voluto sottolineare come, nonostante il momento estremamente positivo della sua vita, lui si senta sempre in preda alla precarietà: questa fase felice potrebbe terminare da un momento all’altro e lasciarlo senza un lavoro con cui sostenersi. Questa sua paura è avvalorata dal fatto che attualmente non ha in mente una storia abbastanza grande da poter essere raccontata in un libro, sebbene ce ne siano diverse, brevi, in lavorazione per il blog.

Quasi al termine della conferenza, poi, è arrivata la conferma della sua futura collaborazione con Bonelli per l’albo speciale su Groucho.

Personalmente ho sempre avuto la sensazione di avere di fronte una persone comune, un “pischelletto” di periferia, come tanti se ne possono trovare. In molti, al suo posto, avrebbero potuto montarsi la testa: il suo merito, è quello di essere rimasto in contatto con le proprie origini e con i propri modi di fare. Come sottolineato anche durante la conferenza, continua a preferire contatti con realtà meno istituzionali, come un centro sociale o una biblioteca di quartiere, per i proprio eventi. A testimonianza di questo, proprio il suo mettersi sempre in dubbio e l’evidente imbarazzo provato nel parlare davanti a una folla numerosa. Insomma, dietro l’artista c’è sicuramente un uomo umile e semplice, di quelli che davvero meritano di far parlare di sé.

A conti fatti, l’incontro è stato molto interessante: ci sono state diverse rivelazioni esclusive e sono stati affrontati temi personali e cari all’autore. Potrete trovare nuovamente Zerocalcare allo stand BAO Publishing Sabato 6 Dicembre, dalle ore 15.00. Per tutti gli altri appuntamenti allo stand BAO, cliccate pure qui, mentre per una panoramica degli incontri in fiera cliccate. qui.

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